Isola di San Nicola
San Nicola è il centro storico e amministrativo dell’arcipelago.
Si sviluppa su una superficie di 42 ha, ha una lunghezza di 1600 metri, una larghezza di 450 mt. e un altezza massima di 75 metri.
San Nicola pur essendo la più piccola delle Tremiti, (escludendo l’isolotto del Cretaccio e la più distante Pianosa), è storicamente ed artisticamente la più importante delle isole.
Il porto dell’isola è dominato dal complesso abbaziale fortificato di Santa Maria a Mare, risalente all’XI secolo.
Dal porticciolo, attraverso un possente portale, ci si addentra all’interno dello spazio delimitato dalla cinta muraria. In questa zona si trovano il convento-castello fortificato soprattutto grazie a Carlo d’Angiò e la chiesa di Santa Maria a Mare costruita dai benedettini di Montecassino nel 1045 (per questo l‘isola di San Nicola è detta anche la Montecassino in mezzo al mare) nell’area dove sorgeva un’altra chiesa, da loro stessi rasa al suolo.
La presenza benedettina intorno al 1237, quando il papa mise fine al periodo di grande decadenza che si era abbattuto sulla comunità monastica con la sostituzione dei monaci di San Benedetto con i cistercensi. L’abbazia fu saccheggiata nel XIV secolo dal corsaro dalmata Almogavaro e dalla sua flotta, i quali trucidarono i monaci mettendo fine alla presenza cistercense nell’isola e in tutto l’arcipelago.
Nel 1412, in seguito a pressioni e lettere apostoliche, e su diretto ordine diGregorio XII, una piccola comunità di Canonici Lateranensi guidata da Leone da Cararra si trasferì sull’isola per ripopolare l’antico centro religioso.